Estensione del dominio nelle lotte by Zorba Lyrics
ZORBA: Non c'eravamo tanto amati c’eravamo tanto armati
Ribelli bastonati, manganelli e blindati
Vestiti insanguinati sugli acciottolati
Contrariati contrastati gli italiani liberati
Ora è Kramer contro Kramer tutto uguale
Scegliamo tra tumore ed alzhaimer
Tra salute e salute mentale
Cerchiamo un'ideale ma è tutto uguale
Dio nel confessionale è salvezza o igiene mentale
Folle come stelle senza bussole o sestanti
Come il sole e le stelle persone sole a sè stanti
Viviamo distanti e distinti
Vivamo di istanti e di istinti
Questo mondo è perso diverso senza senso
Non c'è un tasto un emoticon per il dissenso
Siamo attori sulla scena galleggiamo sul disastro
Qui non lo arresti il sistema, non con alt F4
Signore signori, buonanotte che qui
È l’estensione del dominio nelle lotte
Ogni cazzo di notte ossa rotte dalle botte
Stanotte di noi ribelli chi se ne fotte
Signore signori, buonanotte che qui
È l'estensione del dominio nelle lotte
Ogni cazzo di notte ossa rotte dalle botte
Stanotte di noi ribelli chi se ne fotte
RAPSOD: C'eravamo tanto amati e poi ammalati
Di una ninna nanna che ci incanta e che ci ha tutti ammaliati
Puoi lottare come al Krav Maga ma dentro quest'amalgama
Ti sciogli come magma e finiamo amalgamati
È peggio chi vive coi valori mai nati?
O chi col tempo invece li ha ammainati?
Come vele o bandiere sulle navi dei pirati
Qua si beve da un bicchiere che contiene vino e fiele
Con cui c'hanno avvelenati senza darci l'antidoto
E ci siamo allenati a restare seri mentre ridono
Allevati solo per scegliere un idolo
Non per essere un idolo e per obbedire a ciò che dicono
Tutti impettiti e sull'attenti
Tutti rassegnati e sorridenti
Tutti dalla parte un po' più trendy
Mentre tu ti schieri e non ti arrendi
Signore signori, buonanotte che qui
È l’estensione del dominio nelle lotte
Ogni cazzo di notte ossa rotte dalle botte
Stanotte di noi ribelli chi se ne fotte
Signore signori, buonanotte che qui
È l’estensione del dominio nelle lotte
Ogni cazzo di notte ossa rotte dalle botte
Stanotte di noi ribelli chi se ne fotte
ZORBA: Nel resto del mondo rabbia e scontri di piazza
In Italia restiam quelli con mandolino e pizza
E se alla vostra morte resterà una speranza
Non ci sarà alcuna certezza di salvezza
Meglio una carezza meglio clemenza e tenerezza
L'appartenenza o l’emergenza accoglienza
All'occorrenza si manganella la devianza
La differenza spesso la fa l'indifferenza
Folle dissolte con accuse prosciolte
Le prove raccolte secretate più volte
Persone coinvolte accusate e poi assolte
Ragioni capovolte, occasioni mai colte
Soli come Medea e le rivolte stravolte
Corriamo come Mennea a piedi nudi sul Gange
Preghiamo ogni dea fin che poi non piange
E non conta più un idea ma solo chi la spinge
Signore signori, buonanotte che qui
È l'estensione del dominio nelle lotte
Ogni cazzo di notte ossa rotte dalle botte
Stanotte di noi ribelli chi se ne fotte
Signore signori, buonanotte che qui
È l’estensione del dominio nelle lotte
Ogni cazzo di notte ossa rotte dalle botte
Stanotte di noi ribelli chi se ne fotte
Ribelli bastonati, manganelli e blindati
Vestiti insanguinati sugli acciottolati
Contrariati contrastati gli italiani liberati
Ora è Kramer contro Kramer tutto uguale
Scegliamo tra tumore ed alzhaimer
Tra salute e salute mentale
Cerchiamo un'ideale ma è tutto uguale
Dio nel confessionale è salvezza o igiene mentale
Folle come stelle senza bussole o sestanti
Come il sole e le stelle persone sole a sè stanti
Viviamo distanti e distinti
Vivamo di istanti e di istinti
Questo mondo è perso diverso senza senso
Non c'è un tasto un emoticon per il dissenso
Siamo attori sulla scena galleggiamo sul disastro
Qui non lo arresti il sistema, non con alt F4
Signore signori, buonanotte che qui
È l’estensione del dominio nelle lotte
Ogni cazzo di notte ossa rotte dalle botte
Stanotte di noi ribelli chi se ne fotte
Signore signori, buonanotte che qui
È l'estensione del dominio nelle lotte
Ogni cazzo di notte ossa rotte dalle botte
Stanotte di noi ribelli chi se ne fotte
RAPSOD: C'eravamo tanto amati e poi ammalati
Di una ninna nanna che ci incanta e che ci ha tutti ammaliati
Puoi lottare come al Krav Maga ma dentro quest'amalgama
Ti sciogli come magma e finiamo amalgamati
È peggio chi vive coi valori mai nati?
O chi col tempo invece li ha ammainati?
Come vele o bandiere sulle navi dei pirati
Qua si beve da un bicchiere che contiene vino e fiele
Con cui c'hanno avvelenati senza darci l'antidoto
E ci siamo allenati a restare seri mentre ridono
Allevati solo per scegliere un idolo
Non per essere un idolo e per obbedire a ciò che dicono
Tutti impettiti e sull'attenti
Tutti rassegnati e sorridenti
Tutti dalla parte un po' più trendy
Mentre tu ti schieri e non ti arrendi
Signore signori, buonanotte che qui
È l’estensione del dominio nelle lotte
Ogni cazzo di notte ossa rotte dalle botte
Stanotte di noi ribelli chi se ne fotte
Signore signori, buonanotte che qui
È l’estensione del dominio nelle lotte
Ogni cazzo di notte ossa rotte dalle botte
Stanotte di noi ribelli chi se ne fotte
ZORBA: Nel resto del mondo rabbia e scontri di piazza
In Italia restiam quelli con mandolino e pizza
E se alla vostra morte resterà una speranza
Non ci sarà alcuna certezza di salvezza
Meglio una carezza meglio clemenza e tenerezza
L'appartenenza o l’emergenza accoglienza
All'occorrenza si manganella la devianza
La differenza spesso la fa l'indifferenza
Folle dissolte con accuse prosciolte
Le prove raccolte secretate più volte
Persone coinvolte accusate e poi assolte
Ragioni capovolte, occasioni mai colte
Soli come Medea e le rivolte stravolte
Corriamo come Mennea a piedi nudi sul Gange
Preghiamo ogni dea fin che poi non piange
E non conta più un idea ma solo chi la spinge
Signore signori, buonanotte che qui
È l'estensione del dominio nelle lotte
Ogni cazzo di notte ossa rotte dalle botte
Stanotte di noi ribelli chi se ne fotte
Signore signori, buonanotte che qui
È l’estensione del dominio nelle lotte
Ogni cazzo di notte ossa rotte dalle botte
Stanotte di noi ribelli chi se ne fotte