Ritorno Dal Cromlech by XVI Religion Lyrics
[Strofa 1: John Princekin]
Esistono
Artificiali costruzioni che ancora non si capiscono
Come Giza o le piramidi di Chichén Itzá
Hanno in comune una storia che la storia comune stigmatizza
E se ne parli sei radiato dal rango
Sei messo al bando
E la vedrai solo in foto la sabbia
Ora il fondo è vuoto e te la sogni Carnac
Tutto è fra la bava dei lupi coi soliti buchi
Mentre Tesla conficcava la sua testa negli studi
E il signor Ighina con la pala ionizzava e spaccava le nubi
Esistono strane cose che accadono
Guarda, basta che ti fermi un attimo
Emozioni e sensazioni che non hanno un nome
Ma no, un nome non esiste per le altre persone
E possiamo iniziarlo un cammino
Se quella fede la gettiamo nel buco del lavandino
Spiriti levano un canto dove la foresta è assente
Balliamo nudi dentro al campo della mente
[Ritornello: John Princekin]
E di ritorno dal Cromlech
C'è un mondo dove il giorno ha distrutto la notte
Non esiste un modo, te lo direi
È già nella tua testa il luogo dove gli uomini mutano in dei
Di ritorno dal Cromlech
C'è un mondo dove il giorno ha distrutto la notte
Ci fosse un modo te lo direi
È già nella tua testa il luogo dove gli uomini mutano in dei
[Strofa 2: Benni]
Ed è apprezzabile lo sforzo umano
Palpabile di notte mentre viaggia privo di una luce invano
Dall'alto del sapere ogni speranza è demolita
Negli occhi degli dei l'unica via di uscita
E poi ritornò il buio conseguente
Tornarono paure primordiali, le stesse da sempre
E ricordandoci chi siamo andremo a fondo
Rifioriranno i prati bucati dal piombo
E sarà di nuovo il giorno a condannarci
Saranno i bei ricordi pronti a disastrarci
Ma il limite è più alto, più alto del contatto
Fisicamente un concetto più astratto
Immaginalo ora mentre il cielo ci sorvola
Rievocando la mitologia di allora
E allora capiremo che c'è un dio ultraterreno
In ogni battito corale che risuoneremo
Che risuoneremo
[Ritornello: John Princekin]
E di ritorno dal Cromlech
C'è un mondo dove il giorno ha distrutto la notte
Non esiste un modo, te lo direi
È già nella tua testa il luogo dove gli uomini mutano in dei
Di ritorno dal Cromlech
C'è un mondo dove il giorno ha distrutto la notte
Ci fosse un modo te lo direi
È già nella tua testa il luogo dove gli uomini mutano in dei
Esistono
Artificiali costruzioni che ancora non si capiscono
Come Giza o le piramidi di Chichén Itzá
Hanno in comune una storia che la storia comune stigmatizza
E se ne parli sei radiato dal rango
Sei messo al bando
E la vedrai solo in foto la sabbia
Ora il fondo è vuoto e te la sogni Carnac
Tutto è fra la bava dei lupi coi soliti buchi
Mentre Tesla conficcava la sua testa negli studi
E il signor Ighina con la pala ionizzava e spaccava le nubi
Esistono strane cose che accadono
Guarda, basta che ti fermi un attimo
Emozioni e sensazioni che non hanno un nome
Ma no, un nome non esiste per le altre persone
E possiamo iniziarlo un cammino
Se quella fede la gettiamo nel buco del lavandino
Spiriti levano un canto dove la foresta è assente
Balliamo nudi dentro al campo della mente
[Ritornello: John Princekin]
E di ritorno dal Cromlech
C'è un mondo dove il giorno ha distrutto la notte
Non esiste un modo, te lo direi
È già nella tua testa il luogo dove gli uomini mutano in dei
Di ritorno dal Cromlech
C'è un mondo dove il giorno ha distrutto la notte
Ci fosse un modo te lo direi
È già nella tua testa il luogo dove gli uomini mutano in dei
[Strofa 2: Benni]
Ed è apprezzabile lo sforzo umano
Palpabile di notte mentre viaggia privo di una luce invano
Dall'alto del sapere ogni speranza è demolita
Negli occhi degli dei l'unica via di uscita
E poi ritornò il buio conseguente
Tornarono paure primordiali, le stesse da sempre
E ricordandoci chi siamo andremo a fondo
Rifioriranno i prati bucati dal piombo
E sarà di nuovo il giorno a condannarci
Saranno i bei ricordi pronti a disastrarci
Ma il limite è più alto, più alto del contatto
Fisicamente un concetto più astratto
Immaginalo ora mentre il cielo ci sorvola
Rievocando la mitologia di allora
E allora capiremo che c'è un dio ultraterreno
In ogni battito corale che risuoneremo
Che risuoneremo
[Ritornello: John Princekin]
E di ritorno dal Cromlech
C'è un mondo dove il giorno ha distrutto la notte
Non esiste un modo, te lo direi
È già nella tua testa il luogo dove gli uomini mutano in dei
Di ritorno dal Cromlech
C'è un mondo dove il giorno ha distrutto la notte
Ci fosse un modo te lo direi
È già nella tua testa il luogo dove gli uomini mutano in dei