Bombe carta by Tutte Le Cose Inutili Lyrics
Succedono tutte quelle cose che non mi ricordo se è un sogno
O ho solo bevuto troppo caffè
O se ti ho dato un consiglio che fa comodo solo a me
Succede che ci ritroviamo in un garage qualsiasi
A far fischiare le chitarre
Come per fargli assaporare il gusto della terra
La sorpresa della prima volta che senti dolore
E sembriamo dei preti
Che bestemmiano
In un magico istante tra sacro e profano
Tra "ora" e "mai"
Tra il tuo viso e quello degli altri sette miliardi di uomini
Ed еra difficile spiegare a casa
Com'еra stato picchiare il vento spezzino
Con 22 anni di vita regolare
Di una vita normale, che è speciale
Strappare in faccia alla gente le pagine di me
Che sono le mie poche scopate
Le voci corrette con l'autotune
Le sigarette spente nelle bottiglie di birra
Quando mi addormentavo con la chitarra tra le braccia
Invece che te
Quando ho pensato di far volare le parole che scrivevo
Fin sotto la porta di camera tua
Quando ho pianto per un'ora perché mi avevano detto di sognare
E non sapevo da dove cominciare
Quando rubavo a De André quella frase
Che è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo incominciare una chitarra
Quando per la prima volta ti ho vista abbracciata ad un altro
E mi sono fatto autunno
Quando organizzavamo dei viaggi in Sandinavia con 10 euro in tasca
E finivamo per girare il mondo sulla cartina del Risiko
Quando la convinzione che è bello stare da soli
È durata il tempo di una canzone
Della canzone della bambina portoghese
Di una foto al mare
E te, che mi hai sempre creduto
Senza dover mai chiedere niente
Quando hai creduto che la bellezza
Avrebbe davvero salvato il mondo
Quando hai smesso di crederci
Dopo tre servizi del telegiornale
Quando ascoltavi la radio e pensavi che la musica che fai
Poteva piacere a qualcuno
E poi su Soundcloud le ascoltavi solo te le tue canzoni!
Quando mi sono sentito un coglione
Perché quando finalmente ti uscì una frase romantica
Non ti ascoltavo
Perché mi stavo pisciando addosso
La nuova disciplina non è metodo
Continuerò, fino alle rughe, fino alle guerre
Continuerò a lanciarti le mie bombe di sol
Le mie bombe di carta
Le mie bombe carta
E gli abbracci per non cadere
Le serate storte
E quando ti ho detto di andare a suonare
In un posto dove non si può
Così arriva la polizia
E magari finiamo sul giornale
Non stavo scherzando
E pur non la quercia essendo
O il gran tiglio fronzuto
Salir anche non alto, ma salir senza aiuto
Una coca, un bloody mary, un gin
Una coca, un bloody mary, un gin
E sabato i Diaframma alla Flog
E Bertolucci viveva accanto a Pasolini
Io all'uscita di Prato ovest
Passano molti più pensieri da qui
Molto più inquinamento
Molto più schifo
TUTTE LE COSE INUTILI
O ho solo bevuto troppo caffè
O se ti ho dato un consiglio che fa comodo solo a me
Succede che ci ritroviamo in un garage qualsiasi
A far fischiare le chitarre
Come per fargli assaporare il gusto della terra
La sorpresa della prima volta che senti dolore
E sembriamo dei preti
Che bestemmiano
In un magico istante tra sacro e profano
Tra "ora" e "mai"
Tra il tuo viso e quello degli altri sette miliardi di uomini
Ed еra difficile spiegare a casa
Com'еra stato picchiare il vento spezzino
Con 22 anni di vita regolare
Di una vita normale, che è speciale
Strappare in faccia alla gente le pagine di me
Che sono le mie poche scopate
Le voci corrette con l'autotune
Le sigarette spente nelle bottiglie di birra
Quando mi addormentavo con la chitarra tra le braccia
Invece che te
Quando ho pensato di far volare le parole che scrivevo
Fin sotto la porta di camera tua
Quando ho pianto per un'ora perché mi avevano detto di sognare
E non sapevo da dove cominciare
Quando rubavo a De André quella frase
Che è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo incominciare una chitarra
Quando per la prima volta ti ho vista abbracciata ad un altro
E mi sono fatto autunno
Quando organizzavamo dei viaggi in Sandinavia con 10 euro in tasca
E finivamo per girare il mondo sulla cartina del Risiko
Quando la convinzione che è bello stare da soli
È durata il tempo di una canzone
Della canzone della bambina portoghese
Di una foto al mare
E te, che mi hai sempre creduto
Senza dover mai chiedere niente
Quando hai creduto che la bellezza
Avrebbe davvero salvato il mondo
Quando hai smesso di crederci
Dopo tre servizi del telegiornale
Quando ascoltavi la radio e pensavi che la musica che fai
Poteva piacere a qualcuno
E poi su Soundcloud le ascoltavi solo te le tue canzoni!
Quando mi sono sentito un coglione
Perché quando finalmente ti uscì una frase romantica
Non ti ascoltavo
Perché mi stavo pisciando addosso
La nuova disciplina non è metodo
Continuerò, fino alle rughe, fino alle guerre
Continuerò a lanciarti le mie bombe di sol
Le mie bombe di carta
Le mie bombe carta
E gli abbracci per non cadere
Le serate storte
E quando ti ho detto di andare a suonare
In un posto dove non si può
Così arriva la polizia
E magari finiamo sul giornale
Non stavo scherzando
E pur non la quercia essendo
O il gran tiglio fronzuto
Salir anche non alto, ma salir senza aiuto
Una coca, un bloody mary, un gin
Una coca, un bloody mary, un gin
E sabato i Diaframma alla Flog
E Bertolucci viveva accanto a Pasolini
Io all'uscita di Prato ovest
Passano molti più pensieri da qui
Molto più inquinamento
Molto più schifo
TUTTE LE COSE INUTILI