Entrambi Tre by Tizio Bononcini Lyrics
Eravamo almeno in tre
Giravamo fianco a fianco sorridendo all'unisono ogni dì
L’andatura sciolta ma
Svelta e rilassata al contempo per andare dove non si sa
Il primo era scettico e creativo
Il secondo ponderato ma indeciso
Mentre l’altro risoluto in quel che fa
Quando lei disse loro che
Voleva esser presa e portata via di là
Fu un attimo di pausa e
Confusione e malcontento in tutti e tre
Il primo disse “non mi va”
Il secondo che vorrebbe ma che proprio non lo sa
Mentre l’altro era già partito
Per portarla dove solo lui lo sa
Eravamo entrambi tre
In perenne discussione sulla strada da intraprendere e perché!
Con le scarpe gialle e
Marroni i pantaloni stropicciati che poi stavan poco su
Uno veste vario e colorato
L’altro sempre ricercato e retrò
Mentre il terzo non ha tempo per curar l’abbigliamento
Non ha tempo… non ha tempo…
Ma un giorno nefasto se ne andò uno dei tre
Quel corpo in comune cadde senza più una sovvenzione
Come un attaccapanni privo d’ogni proporzione
Era in equilibrio… perché era in equilibrio…
Eravamo entrambi tre
Tre funamboli precari attaccati ad un manubrio
Un paltò fuori di sé
Tre civette appollaiate sul comò
Eravamo entrambi tre
Parlottando anzichenò
Giravamo fianco a fianco sorridendo all'unisono ogni dì
L’andatura sciolta ma
Svelta e rilassata al contempo per andare dove non si sa
Il primo era scettico e creativo
Il secondo ponderato ma indeciso
Mentre l’altro risoluto in quel che fa
Quando lei disse loro che
Voleva esser presa e portata via di là
Fu un attimo di pausa e
Confusione e malcontento in tutti e tre
Il primo disse “non mi va”
Il secondo che vorrebbe ma che proprio non lo sa
Mentre l’altro era già partito
Per portarla dove solo lui lo sa
Eravamo entrambi tre
In perenne discussione sulla strada da intraprendere e perché!
Con le scarpe gialle e
Marroni i pantaloni stropicciati che poi stavan poco su
Uno veste vario e colorato
L’altro sempre ricercato e retrò
Mentre il terzo non ha tempo per curar l’abbigliamento
Non ha tempo… non ha tempo…
Ma un giorno nefasto se ne andò uno dei tre
Quel corpo in comune cadde senza più una sovvenzione
Come un attaccapanni privo d’ogni proporzione
Era in equilibrio… perché era in equilibrio…
Eravamo entrambi tre
Tre funamboli precari attaccati ad un manubrio
Un paltò fuori di sé
Tre civette appollaiate sul comò
Eravamo entrambi tre
Parlottando anzichenò