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Le Chat Noir by TheUnconscious Lyrics

Genre: rap | Year: 2019

“Quando comprendi di non poter entrare in comunicazione con le persone la soluzione è pensare a se stessi, studiarsi, ammonirsi elogiarsi; questa è un arte
Vengono versate più lacrime per le preghiere esaudite che per quelle senza risposta.”

(TheUnconscious)

La differenza? me con gli altri
Aprite bocca porto fatti
Quindi resto messo in disparte
Ignori chi ti sta vicino uno c’è sicuro
Volete il bene a parole bene qui non c’è nessuno

Bravi con le parole abbiamo solo queste
Noti che ci gioco con piacere tipo paroliere
Parigi val bene alla stessa e con questa
Mi prendo Montmatre, ti tieni la messa

Mi prendo Montmatre, ti tieni la messa
Mi prendo Montmatre, ti tieni la messa
Mi prendo Montmatre, ti tieni la messa
Ti tieni la messa, ti tieni la messa
Il mio compito in classe, 3 in matematica
Signora sua figlio è teorico, non mette in pratica
Il punto forte i testi, comprensione e la grammatica
Ma non per questo giuro la mia indole è lunatica

Ricordo come fosse ieri di Febbraio il 9
Paul ti vedo qui ti vedo là va bene altrove
Ballo in campagna e in città, si proprio come Renoir
Sindrome di Stendhal, chiedi conferma a Zolà

Piano piano si allargò la mia compagnia
Per me retta questa storta e poco sobria via
Rinnegati e rifiutati, poco ce n’è
E organizzammo il salone 1863

Zitto passo
Rigo dritto rigo basso
Cambio rito cambio tasso
Quando giro giro a spasso
Gira il tempo in questo lasso
Male udito questo chiasso
Inseguito prima incasso
Impazzito dopo scasso
Erudito non ripasso

Un’altra notte insana al Moulin Rouge Tolouse-Loutrec
Sono l’incrocio tra Verlaine e Mallarmè
Scrivo corroso, ultimamente va così
Impressionismo musicale, ti porto Debussy
Mi prendo Montmatre, ti tieni la messa
Mi prendo Montmatre, ti tieni la messa
Mi prendo Montmatre, ti tieni la messa
Ti tieni la messa, ti tieni la messa

Proprio per la strada giuro conobbi il meglio
Gente a cui non doni un euro e poi ti caccia il meglio
Di sé, di me, di noi messi assieme
Beviamo e creiamo mica solite cantilene

Riporto a galla questo mondo che conoscerai
Victor rovescia l’assenzio “oh ma che cazzo fai”
Chiariamo tutto ed offre lui andiamo di Hypocras
Ora vedo solo a puntini ah vabbè c’è Paul Signac!

Penso a lei si ma non si può fare
Libero il cuore, lei vuole imbrogliare
Ricordo lei in fissa col succo di pera io guardo fisso il mio sacco di pare

“Mi sento a mio agio con voi” parlo a Modigliani
Lui mi capisce, con Jeanne Hèbutern passa tra due mondi piani

“Giriamo un pò però
Uniti tipò liaison
È il rosa di Picasso
Beviamo Ippocrasso
Vaghiamo per Barbizon
Andiamo per bar di zona
Che l’ami si sa bro”
Camille Pissarrò
Dopo questo film non so cosa farete
Alla base amico si abbiamo idoli diversi
Tu sogni d’incontrarli ma quando bevo li vedo li sento li prego e mi viene ancora più sete (ahhh)

Parli e non sai
Mi viene ancora più sete
Fingi e ti proclami
Mi viene ancora più sete
Oggi più di domani
Mi viene ancora più sete
Un pò romance, a volte le parnasse ma l’unione mi va bene

Inconscio pacato ma senza relax
Non ho una vasca a casa, finirei come Marat
Con inganno frutti sto malanno, il medico è Molierè
Segno il regime del terrore, la tua fine, Robespierre