Vuoto by Savva Lyrics
[Savva]
La tristezza mi segue nel mio cammino
Lei mi sotterra ma e' da sempre che la schivo
Mi credono un mito
Mentre mi faccio schifo
Piu’ di un fiore appassito
E intanto sono qui che scrivo questo testo
Sperando che dopo non mi detesto
Quando finalmente trovo un pretesto
Per camminare dritto con la testa a posto
Ma alla fine mi ritrovo qui nel solito posto
Con gli stessi di sempre
A parlare di cio' che speriamo
E di cio' che abbiam sognato sempre
Su quelle panche
Che hanno la nostra forma
Non ci sara’ piu' niente
Perche' il tempo ti trasforma
Molto spesso in quello che non volevi
E non ti stupisci
Perche' gia' da tempo tu non ci credevi
Mia mamma diceva che
Ero un ragazzo forte
Ma col tempo resisto meno
Per tutte le botte che ho preso
Mi ritrovo solo in questo mare e tra poco annego
Mi sembra tutto chiaro ma
Vedo nero come fossi un cieco
Sembra un sogno quando sto bene per davvero
Quando stavi male, cadevi
Io c'ero
[Maxtino]
Un vuoto nel petto incolmabile
Mi manca una dolce meta'
Ma sembra introvabile
Diresti io sia forte
Perche' non verso lacrime
Ma sto sveglio la notte
A pensarci mi sento instabile
Fanculo
Ormai scrivo testi tutti uguali
Perche’ sono frustrato
E passo il tempo a lamentarmi
Vorrei quasi tornare ai tempi delle elementari
Quando piangevo senza chiudermi e commiserarmi
Butto progetti al vento
Tanto poi li riprendo
Finisce che li perdo
Finisce che mi perdo
Non ho piu’ niente di certo
Preso male scrivo completamente di getto
Ballata della paranoia
Scrivo e prendo il volo
Osservo la mia autostima decomporsi al suolo
Parlo di me a gente che non sa chi sono
Alla fine e' come stessi parlando da solo
Lasciami sfogare infondo che ho da perdere
Intendo a parte l’autostima che non so trasmettere
Scrivo canzoni tristi, che vuoi farci
Se vuoi fammi felice posso solo migliorarmi
C'aveva provato anche lei
Io le dissi se sparissi non ti mancherei
Ed infatti non l'ho mai sentita richiamarmi
Per una volta quanto avrei voluto sbagliarmi
Guardo gli altri come fossero alieni
Le ragazze come fossero esseri ultraterreni
La falsita' che mostrate
Come fosse l’ignoto
Vi guardo felici e sorridenti mentre io mi sento vuoto
Vuoto come il niente assoluto
Come un bicchiere di vetro quando il cliente ha bevuto
Come un'amicizia in cui si e' perso il saluto
Come la clessidra quando il tempo e' scaduto
La tristezza mi segue nel mio cammino
Lei mi sotterra ma e' da sempre che la schivo
Mi credono un mito
Mentre mi faccio schifo
Piu’ di un fiore appassito
E intanto sono qui che scrivo questo testo
Sperando che dopo non mi detesto
Quando finalmente trovo un pretesto
Per camminare dritto con la testa a posto
Ma alla fine mi ritrovo qui nel solito posto
Con gli stessi di sempre
A parlare di cio' che speriamo
E di cio' che abbiam sognato sempre
Su quelle panche
Che hanno la nostra forma
Non ci sara’ piu' niente
Perche' il tempo ti trasforma
Molto spesso in quello che non volevi
E non ti stupisci
Perche' gia' da tempo tu non ci credevi
Mia mamma diceva che
Ero un ragazzo forte
Ma col tempo resisto meno
Per tutte le botte che ho preso
Mi ritrovo solo in questo mare e tra poco annego
Mi sembra tutto chiaro ma
Vedo nero come fossi un cieco
Sembra un sogno quando sto bene per davvero
Quando stavi male, cadevi
Io c'ero
[Maxtino]
Un vuoto nel petto incolmabile
Mi manca una dolce meta'
Ma sembra introvabile
Diresti io sia forte
Perche' non verso lacrime
Ma sto sveglio la notte
A pensarci mi sento instabile
Fanculo
Ormai scrivo testi tutti uguali
Perche’ sono frustrato
E passo il tempo a lamentarmi
Vorrei quasi tornare ai tempi delle elementari
Quando piangevo senza chiudermi e commiserarmi
Butto progetti al vento
Tanto poi li riprendo
Finisce che li perdo
Finisce che mi perdo
Non ho piu’ niente di certo
Preso male scrivo completamente di getto
Ballata della paranoia
Scrivo e prendo il volo
Osservo la mia autostima decomporsi al suolo
Parlo di me a gente che non sa chi sono
Alla fine e' come stessi parlando da solo
Lasciami sfogare infondo che ho da perdere
Intendo a parte l’autostima che non so trasmettere
Scrivo canzoni tristi, che vuoi farci
Se vuoi fammi felice posso solo migliorarmi
C'aveva provato anche lei
Io le dissi se sparissi non ti mancherei
Ed infatti non l'ho mai sentita richiamarmi
Per una volta quanto avrei voluto sbagliarmi
Guardo gli altri come fossero alieni
Le ragazze come fossero esseri ultraterreni
La falsita' che mostrate
Come fosse l’ignoto
Vi guardo felici e sorridenti mentre io mi sento vuoto
Vuoto come il niente assoluto
Come un bicchiere di vetro quando il cliente ha bevuto
Come un'amicizia in cui si e' perso il saluto
Come la clessidra quando il tempo e' scaduto