Rifletto nella Quotidianità by Safari Surround Lyrics
[Strofa 1]
L'acqua non bolle, in testa parole taglienti, calienti
La mente ribolle, le spunta attraverso i denti senti stretti
Tra questi neuroni sento i doveri ma in questi giorni le cose non vanno proprio così rose e fiori
Signori, le sillabe s'inchinano nel fare spazio a questi scazzi che ora le mie ore rovinano
Non sono giganti queste paure, sono nani, trapanano l'animo in trappole e m'incasinano
In queste rovine mi ci perdo, do per certo che perdo, lascio liscio che scappi da sotto l'uscio l'intelletto
Detto schietto: anch'io se mi allontano dal letto già sento il freddo e spero di tornarci appena sveglio
Ripensando a ieri penso di me stesso che avrei dovuto pensare più a me stesso e mi sarei sicuramente risparmiato più di un complesso
Cado a pezzi se quando rifletto mi chiudo e mi sento martellare ossa e muscoli dal complesso stile batterista metal di un complesso d'ogni barra, chiuso un rumoroso amplesso
Non penso al successo, sento in cucina, l'acqua finalmente bolle mentre il mio peso è successo
[Ritornello]
Rifletto nella quotidianità
Di mondano non ho nulla, dono al mondo solo la mia umanità
In me non vedo troppe qualità
Nel reputarmi meglio di tanti, quindi sai già qual è la novità
Che non mi basta ascoltare sillabe in musica
Sento suoni nuovi e parole che non comunicano
Ma se mi lascio andare al vivere noto quanto tutte le noie di questa vita siano briciole
[Strofa 2]
Rappo
Se un ritornello mi rallenta giro tornelli, ste rime fresche come menta
Non contorta la mente ma tormentata lamenta che questa vita s'avvita come i tornadi dentro alla tormenta
E lenti scorrono gli attimi, pulsano in battiti, calo la pasta, l'acqua bolle e intavolo i piatti
Come i discorsi di questi miei timpani mai sazi, suono i piatti, sì fin troppo soul, chi non s'impegna salti
Torni a casa, se ne vada
Qui non cambio nada, neanche dopo live in Nevada
Avrò cambiato vita e sarò ricco
Sì quando la Chiesa riempirà di poveri ogni sua navata
Navigo ma la rete è intasata
Società intesite da ogni persona schiacciata da un ricatto rinominato lavoro che impoverisce coloro i quali con queste parole io coloro
E non collaboro con loro
Quelli che tentano d'imporre al mio collo un collare da incollare come loro
Hip hop religion, ogni beat è un monastero
Tra le rime spero e lavoro
Mi chiami frate: oro et laboro
[Ritornello]
Rifletto nella quotidianità
Di mondano non ho nulla, dono al mondo solo la mia umanità
In me non vedo troppe qualità
Nel reputarmi meglio di tanti, quindi sai già qual è la novità
Che non mi basta ascoltare sillabe in musica
Sento suoni nuovi e parole che non comunicano
Ma se mi lascio andare al vivere noto quanto tutte le noie di questa vita siano briciole
[Strofa 3]
Dopo un pasto abbondante
Con l'acqua alla moka, il caffè che faccio l'alchimista su ste fiamme
Riflettendo sul fatto che noi eravamo un po' di più e più di uno se n'è andato
Che fine ha fatto lo sai? [?]
Io ci penso mentre rimo, non me lo toglie dalla testa nessuno che il primo motivo è lo spino
Non ci mentiamo! Mentre mi cimento con le rime c'è chi ha posto le amicizie dopo le cime
Di conseguenza tra cartine e interessi, grinder e fessi, passaggi concessi, sempre gli stessi
Mosse su mosse, se non fossero mosse proprio da essi
Lasciano fratelli lontano come sui laghi santi
Quando un domani ci riguarderemo pensando al passato io penserò a chi manca, ad ogni viso in meno
Non credo che mi mancherete, il fatto è che oggi scrivo al me di domani di ricordarsi dentro a una memo
[Ritornello]
Rifletto nella quotidianità
Di mondano non ho nulla, dono al mondo solo la mia umanità
In me non vedo troppe qualità
Nel reputarmi meglio di tanti, quindi sai già qual è la novità
Che non mi basta ascoltare sillabe in musica
Sento suoni nuovi e parole che non comunicano
Ma se mi lascio andare al vivere noto quanto tutte le noie di questa vita siano briciole
Rifletto nella quotidianità
Di mondano non ho nulla, dono al mondo solo la mia umanità
In me non vedo troppe qualità
Nel reputarmi meglio di tanti, quindi sai già qual è la novità
Che non mi basta ascoltare sillabe in musica
Sento suoni nuovi e parole che non comunicano
Ma se mi lascio andare al vivere noto quanto tutte le noie di questa vita siano frivole
L'acqua non bolle, in testa parole taglienti, calienti
La mente ribolle, le spunta attraverso i denti senti stretti
Tra questi neuroni sento i doveri ma in questi giorni le cose non vanno proprio così rose e fiori
Signori, le sillabe s'inchinano nel fare spazio a questi scazzi che ora le mie ore rovinano
Non sono giganti queste paure, sono nani, trapanano l'animo in trappole e m'incasinano
In queste rovine mi ci perdo, do per certo che perdo, lascio liscio che scappi da sotto l'uscio l'intelletto
Detto schietto: anch'io se mi allontano dal letto già sento il freddo e spero di tornarci appena sveglio
Ripensando a ieri penso di me stesso che avrei dovuto pensare più a me stesso e mi sarei sicuramente risparmiato più di un complesso
Cado a pezzi se quando rifletto mi chiudo e mi sento martellare ossa e muscoli dal complesso stile batterista metal di un complesso d'ogni barra, chiuso un rumoroso amplesso
Non penso al successo, sento in cucina, l'acqua finalmente bolle mentre il mio peso è successo
[Ritornello]
Rifletto nella quotidianità
Di mondano non ho nulla, dono al mondo solo la mia umanità
In me non vedo troppe qualità
Nel reputarmi meglio di tanti, quindi sai già qual è la novità
Che non mi basta ascoltare sillabe in musica
Sento suoni nuovi e parole che non comunicano
Ma se mi lascio andare al vivere noto quanto tutte le noie di questa vita siano briciole
[Strofa 2]
Rappo
Se un ritornello mi rallenta giro tornelli, ste rime fresche come menta
Non contorta la mente ma tormentata lamenta che questa vita s'avvita come i tornadi dentro alla tormenta
E lenti scorrono gli attimi, pulsano in battiti, calo la pasta, l'acqua bolle e intavolo i piatti
Come i discorsi di questi miei timpani mai sazi, suono i piatti, sì fin troppo soul, chi non s'impegna salti
Torni a casa, se ne vada
Qui non cambio nada, neanche dopo live in Nevada
Avrò cambiato vita e sarò ricco
Sì quando la Chiesa riempirà di poveri ogni sua navata
Navigo ma la rete è intasata
Società intesite da ogni persona schiacciata da un ricatto rinominato lavoro che impoverisce coloro i quali con queste parole io coloro
E non collaboro con loro
Quelli che tentano d'imporre al mio collo un collare da incollare come loro
Hip hop religion, ogni beat è un monastero
Tra le rime spero e lavoro
Mi chiami frate: oro et laboro
[Ritornello]
Rifletto nella quotidianità
Di mondano non ho nulla, dono al mondo solo la mia umanità
In me non vedo troppe qualità
Nel reputarmi meglio di tanti, quindi sai già qual è la novità
Che non mi basta ascoltare sillabe in musica
Sento suoni nuovi e parole che non comunicano
Ma se mi lascio andare al vivere noto quanto tutte le noie di questa vita siano briciole
[Strofa 3]
Dopo un pasto abbondante
Con l'acqua alla moka, il caffè che faccio l'alchimista su ste fiamme
Riflettendo sul fatto che noi eravamo un po' di più e più di uno se n'è andato
Che fine ha fatto lo sai? [?]
Io ci penso mentre rimo, non me lo toglie dalla testa nessuno che il primo motivo è lo spino
Non ci mentiamo! Mentre mi cimento con le rime c'è chi ha posto le amicizie dopo le cime
Di conseguenza tra cartine e interessi, grinder e fessi, passaggi concessi, sempre gli stessi
Mosse su mosse, se non fossero mosse proprio da essi
Lasciano fratelli lontano come sui laghi santi
Quando un domani ci riguarderemo pensando al passato io penserò a chi manca, ad ogni viso in meno
Non credo che mi mancherete, il fatto è che oggi scrivo al me di domani di ricordarsi dentro a una memo
[Ritornello]
Rifletto nella quotidianità
Di mondano non ho nulla, dono al mondo solo la mia umanità
In me non vedo troppe qualità
Nel reputarmi meglio di tanti, quindi sai già qual è la novità
Che non mi basta ascoltare sillabe in musica
Sento suoni nuovi e parole che non comunicano
Ma se mi lascio andare al vivere noto quanto tutte le noie di questa vita siano briciole
Rifletto nella quotidianità
Di mondano non ho nulla, dono al mondo solo la mia umanità
In me non vedo troppe qualità
Nel reputarmi meglio di tanti, quindi sai già qual è la novità
Che non mi basta ascoltare sillabe in musica
Sento suoni nuovi e parole che non comunicano
Ma se mi lascio andare al vivere noto quanto tutte le noie di questa vita siano frivole