Gianni canta ai corvi by Pessimo 17 Lyrics
[Chorus 1]
Gianni canta ai corvi in un palazzo nel nord di Milano
Canta "ragazzo di strada" ma per strada è un anziano
Non sa se il tempo l'abbia reso almeno saggio
Sa bene che il futuro suo da tempo è già passato
[Verse 1]
Gianni comodo col culo su un tronchetto a Rogoredo
O giù in Brianza attorno amici ma da pochi euro
Se ne fa un’altra e qua la roba riempie l'ego
E parla a ruota di papà che se n'è andato troppi anni addietro
Poco prima del suo primo arresto quando in quartiere erano tutti del sud e nessuno dall’estero
A quel tempo il Beccaria era diverso e dice più violento
Tutto era diverso sia fuori che dentro
Ora c'ha un rivolo di sangue rosso lungo il collo
Gianni, no, non paga tasse, non lo paga il bollo
Non si ricorda cosa sia l'orgoglio
Sguardo basso mentre un marocchino in ronda guarda tutti storto
E non si ricorda nessun nome
Si confonde certe volte in tanti anni a soddisfare certe voglie
Infatti dopo San Vittore c'era solo lei
Che quella roba non permette amore
[Chorus 2]
Gianni canta ai corvi in un palazzo nel nord di Milano
Canta "ragazzo di strada" ma per strada è un anziano
Sa che da qui non c'è mai stato alcuno scampo
Che costruisci da solo le tue prigioni e non hai scampo
[Verse 2]
Ricorda quell'abito bianco, un matrimonio
Poi due figli, prima Tommy e dopo Antonio
Ma qualche affare manda amici in obitorio
Qualche vizio poi trasforma casa piano piano in manicomio
Quando gli tolsero i suoi bimbi lui non disse niente
Le prime vittime di una fame crescente
Da quando per spararsi in vena diede ancora di matto
Chiudendo Tommy dentro nel bagagliaio dell'auto
Qualcuno dice sia impazzito qualche tempo fa
Campa di farmaci e di roba e di invalidità
Puzza di piscio, chiede carità
Gianni conosce quell'odore di squallore che ha la crudeltà
Certi giorni Gianni sembra un cadavere
Striscia a terra tra ’sta gente come vipere
La vita è un loop sotto la luna e no, non può sorprendere
Tra minorenni a dare il culo per le briciole
[Chorus 3]
Gianni canta ai corvi in un palazzo nel nord di Milano
Canta "ragazzo di strada" ma per strada è un anziano
Gianni c’ha demoni che gli parlano piano
Sa che un po' è la sfiga e un po’ siamo noi che ci autodistruggiamo
Gianni dei tempi delle risse per le tipe
Poi le botte di coca e Gianni non cerca, non si trova più
Sa che è carnefice e non vittima ma se invoca il perdono
No, non guarda il cielo, che dal suo balcone vede solo giù
Vede solo giù... Ehy
Gianni canta ai corvi in un palazzo nel nord di Milano
Canta "ragazzo di strada" ma per strada è un anziano
Non sa se il tempo l'abbia reso almeno saggio
Sa bene che il futuro suo da tempo è già passato
[Verse 1]
Gianni comodo col culo su un tronchetto a Rogoredo
O giù in Brianza attorno amici ma da pochi euro
Se ne fa un’altra e qua la roba riempie l'ego
E parla a ruota di papà che se n'è andato troppi anni addietro
Poco prima del suo primo arresto quando in quartiere erano tutti del sud e nessuno dall’estero
A quel tempo il Beccaria era diverso e dice più violento
Tutto era diverso sia fuori che dentro
Ora c'ha un rivolo di sangue rosso lungo il collo
Gianni, no, non paga tasse, non lo paga il bollo
Non si ricorda cosa sia l'orgoglio
Sguardo basso mentre un marocchino in ronda guarda tutti storto
E non si ricorda nessun nome
Si confonde certe volte in tanti anni a soddisfare certe voglie
Infatti dopo San Vittore c'era solo lei
Che quella roba non permette amore
[Chorus 2]
Gianni canta ai corvi in un palazzo nel nord di Milano
Canta "ragazzo di strada" ma per strada è un anziano
Sa che da qui non c'è mai stato alcuno scampo
Che costruisci da solo le tue prigioni e non hai scampo
[Verse 2]
Ricorda quell'abito bianco, un matrimonio
Poi due figli, prima Tommy e dopo Antonio
Ma qualche affare manda amici in obitorio
Qualche vizio poi trasforma casa piano piano in manicomio
Quando gli tolsero i suoi bimbi lui non disse niente
Le prime vittime di una fame crescente
Da quando per spararsi in vena diede ancora di matto
Chiudendo Tommy dentro nel bagagliaio dell'auto
Qualcuno dice sia impazzito qualche tempo fa
Campa di farmaci e di roba e di invalidità
Puzza di piscio, chiede carità
Gianni conosce quell'odore di squallore che ha la crudeltà
Certi giorni Gianni sembra un cadavere
Striscia a terra tra ’sta gente come vipere
La vita è un loop sotto la luna e no, non può sorprendere
Tra minorenni a dare il culo per le briciole
[Chorus 3]
Gianni canta ai corvi in un palazzo nel nord di Milano
Canta "ragazzo di strada" ma per strada è un anziano
Gianni c’ha demoni che gli parlano piano
Sa che un po' è la sfiga e un po’ siamo noi che ci autodistruggiamo
Gianni dei tempi delle risse per le tipe
Poi le botte di coca e Gianni non cerca, non si trova più
Sa che è carnefice e non vittima ma se invoca il perdono
No, non guarda il cielo, che dal suo balcone vede solo giù
Vede solo giù... Ehy