Rivolta al raggio 3 by Moncalvo Lyrics
Se brucia la galera non è poi 'sto gran male
Magari a primavera
Apri qui, spacca là... la libertà
Saltano le cancellate
Come paraventi di raso rosa di pasticceria
Tremano le ringhiere
Avanti gioventù, sei la prediletta del raggio 3
Forse dappertutto è tutta una galera
Se sei senza lira e idee non ne hai
Ma la galera vera è dentro una galera
E quando brucia son guai
Si scoprono le celle e tra le sbarre si levano gli eroi
E poi... rivolta a primavera, voilà!
Se brucia la galеra non è poi 'sto gran male
Magari a primavera
Apri qui, spacca là... la libertà
Ci siamo proprio tutti
C'è anchе lo zingaro
Che di solito c'è alle osterie
Coi parafulmini in mano
Urla la rivolta di sopra i tetti ed ancor più su
Dove, dove, dove c'è la corte dei miracoli
Padrona di galere e sacra proprietà
Che è dentro una galera
Miracoli davvero e più di uno ne fa
Dentro è l'apocalisse, fuori i giornali e la TV
Du ru du du du...
Coraggio, terzo raggio
Il mattino è come la morte
Il pomeriggio è come la mattina
Se la sera è come il pomeriggio
La rivolta, la rivolta bisognerebbe vederla dal di dentro
Una notte d'aprile al raggio 3
Se brucia la galera non è poi 'sto gran male
Per una notte intera
Fino a che truppe qui, bombe là
Grappoli di guappi
Appesi ai ballatoi con le bombe e il pianto che torna giù
Le truppe... toh! Che sorpresa
Prima dico ma, ma con le manette poi dico ma
Sfotti, guappo, sfotti che sei vivo
Se anche non ne azzecchi e ora questa pagherai
Che intanto la galera
Con sfera o senza sfera, te la tagli come vuoi
All'alba muore il sogno, dalla bocche di lupo se ne va
Ta ra ta ta ta...
La cupa tiritera, ohi, ohi... voilà!
Se brucia la galera non è poi 'sto gran male
Non tutto è una chimera
Libertà... apri qui, spacca là
Due fotografie
Quattro o cinque impronte e la porta a sbarre fa di nuovo "klang!"
L'alba del malandrino
È livida di botte, ritorna in cella e tira a campà
Campa, campa, campa, campa, malandrino
Che intanto l'erba cresce sul codice penale
E sei fuori a primavera
E brucia una galera, pur qualcosa nascerà
Si chiudono le celle, fra le sbarre ammutoliscono gli eroi
E, se vuoi, si spegne la galera, ma chissà...
Il mattino è come la morte
Il pomeriggio è come la mattina
Se la sera è come il pomeriggio
La rivolta, la rivolta bisognerebbe vederla dal di dentro
Per capire veramente com'è
Bisognerebbe vederla dal di dentro
Una notte d'aprile al raggio 3
Magari a primavera
Apri qui, spacca là... la libertà
Saltano le cancellate
Come paraventi di raso rosa di pasticceria
Tremano le ringhiere
Avanti gioventù, sei la prediletta del raggio 3
Forse dappertutto è tutta una galera
Se sei senza lira e idee non ne hai
Ma la galera vera è dentro una galera
E quando brucia son guai
Si scoprono le celle e tra le sbarre si levano gli eroi
E poi... rivolta a primavera, voilà!
Se brucia la galеra non è poi 'sto gran male
Magari a primavera
Apri qui, spacca là... la libertà
Ci siamo proprio tutti
C'è anchе lo zingaro
Che di solito c'è alle osterie
Coi parafulmini in mano
Urla la rivolta di sopra i tetti ed ancor più su
Dove, dove, dove c'è la corte dei miracoli
Padrona di galere e sacra proprietà
Che è dentro una galera
Miracoli davvero e più di uno ne fa
Dentro è l'apocalisse, fuori i giornali e la TV
Du ru du du du...
Coraggio, terzo raggio
Il mattino è come la morte
Il pomeriggio è come la mattina
Se la sera è come il pomeriggio
La rivolta, la rivolta bisognerebbe vederla dal di dentro
Una notte d'aprile al raggio 3
Se brucia la galera non è poi 'sto gran male
Per una notte intera
Fino a che truppe qui, bombe là
Grappoli di guappi
Appesi ai ballatoi con le bombe e il pianto che torna giù
Le truppe... toh! Che sorpresa
Prima dico ma, ma con le manette poi dico ma
Sfotti, guappo, sfotti che sei vivo
Se anche non ne azzecchi e ora questa pagherai
Che intanto la galera
Con sfera o senza sfera, te la tagli come vuoi
All'alba muore il sogno, dalla bocche di lupo se ne va
Ta ra ta ta ta...
La cupa tiritera, ohi, ohi... voilà!
Se brucia la galera non è poi 'sto gran male
Non tutto è una chimera
Libertà... apri qui, spacca là
Due fotografie
Quattro o cinque impronte e la porta a sbarre fa di nuovo "klang!"
L'alba del malandrino
È livida di botte, ritorna in cella e tira a campà
Campa, campa, campa, campa, malandrino
Che intanto l'erba cresce sul codice penale
E sei fuori a primavera
E brucia una galera, pur qualcosa nascerà
Si chiudono le celle, fra le sbarre ammutoliscono gli eroi
E, se vuoi, si spegne la galera, ma chissà...
Il mattino è come la morte
Il pomeriggio è come la mattina
Se la sera è come il pomeriggio
La rivolta, la rivolta bisognerebbe vederla dal di dentro
Per capire veramente com'è
Bisognerebbe vederla dal di dentro
Una notte d'aprile al raggio 3