Fuori dal Mondo by Luster Crow Lyrics
Strofa 1 [Luster Crow]:
Sono
Anime nascoste tra le ossa di un ossario
Sono occhi intrappolati all'interno di un calvario
Pagine, veleno, in nome della rosa
Distruggono le vite e sono solo sommario
Luci nella nebbia ingannano chi viaggia
Inviano morse di morte alla gente poco saggia
Che persa nell'ipocrisia della saggezza morirà
Pensando di sapere tutto mentre non sa niente
L'uomo inganna, anche nolente
Fugge da chi ragiona intelligentemente
Disegna uno scenario senza cuore e con la mente
Per ricordare vittime garanti inutilmente
Sono storie scritte di sfuggita sul quaderno di qualcuno
Ricordano la solitudine di ognuno
Di ogni uomo perso nel palinsesto della contrada
Dissanguato dalla faida, amico di nessuno
Rit1 [FrancisGun e Luster Crow]:
Sino all'ultimo secondo la clessidra si mobilita
La coscienza milita, l'angoscia si amplifica
La sporgenza è ripida per fuggire dal fondo
Ma poi non mi rispondo, fuori dal mondo
X2
Strofa 2 [FrancisGun]:
Sono
Manichini dai fili sottili, invisibili
Fini, in vimini, rigidi posti
Su monoliti ripidi esposti
Differiti da sibili e mostri
Riti nascosti, simili e opposti
Irreversibili limiti imposti
Stili composti da liquidi combustibili
Di ibridi di schemi rigidi intrisi di inchiostri
L'incubo che mastica un sentiero che si lastrica
Stratificando gli astri a cui attingo in veste monastica
L'illusione icastica impatta in un'onda elastica
Che investe questa scena plastica, meteora clastica
La cassa cranica sigillata, insonorizzata esalta il chakra nella sua dinamica
Più radicata Visione spiritica in scrittura telepatica, come empirica pratica
Lirica scudo e lancia, le verità che tranciano i bracci della bilancia lasciano tracce intrecciate
Come i passi di una marcia
Rit2:
Sino all'ultimo secondo la clessidra si mobilita
La coscienza milita, l'angoscia si amplifica
La sporgenza è ripida per uscire dal fondo
La mente limpida nel sonno, fuori dal mondo
X2
Strofa 3 [Luster Crow]:
Fuggo da questo posto, dal mio mostro
Sulle strade di polvere che scompaiono dal mondo, profondo rosso
Parole affilate hanno un peso sulla gente, che strano:
Come fa il niente a pesare?
Non posso pensare all'ignoranza che pervade
Teste umane e ci ricade addosso in modo circolare
Ritrattare questo mondo, sgretolato in pezzi
Si è perso nei pretesti di questo mare
Strofa 4 [FrancisGun]
Mi conosco, riconosco che commetto sbagli
Ma gli infiammo i tagli aperti come geishe coi ventagli
Denti trasudanti acido, fauci e sonagli iniettano frammenti
Riflettenti, misteriosi abbagli
Abissi oscurati dall'ombra inferni in zona morta
La gola profonda accoglie un'entità contorta avvolta
Da una realtà distorta che la scorda, la notte non sogna
Non distoglie gli occhi dalla porta
Rit2
Sono
Anime nascoste tra le ossa di un ossario
Sono occhi intrappolati all'interno di un calvario
Pagine, veleno, in nome della rosa
Distruggono le vite e sono solo sommario
Luci nella nebbia ingannano chi viaggia
Inviano morse di morte alla gente poco saggia
Che persa nell'ipocrisia della saggezza morirà
Pensando di sapere tutto mentre non sa niente
L'uomo inganna, anche nolente
Fugge da chi ragiona intelligentemente
Disegna uno scenario senza cuore e con la mente
Per ricordare vittime garanti inutilmente
Sono storie scritte di sfuggita sul quaderno di qualcuno
Ricordano la solitudine di ognuno
Di ogni uomo perso nel palinsesto della contrada
Dissanguato dalla faida, amico di nessuno
Rit1 [FrancisGun e Luster Crow]:
Sino all'ultimo secondo la clessidra si mobilita
La coscienza milita, l'angoscia si amplifica
La sporgenza è ripida per fuggire dal fondo
Ma poi non mi rispondo, fuori dal mondo
X2
Strofa 2 [FrancisGun]:
Sono
Manichini dai fili sottili, invisibili
Fini, in vimini, rigidi posti
Su monoliti ripidi esposti
Differiti da sibili e mostri
Riti nascosti, simili e opposti
Irreversibili limiti imposti
Stili composti da liquidi combustibili
Di ibridi di schemi rigidi intrisi di inchiostri
L'incubo che mastica un sentiero che si lastrica
Stratificando gli astri a cui attingo in veste monastica
L'illusione icastica impatta in un'onda elastica
Che investe questa scena plastica, meteora clastica
La cassa cranica sigillata, insonorizzata esalta il chakra nella sua dinamica
Più radicata Visione spiritica in scrittura telepatica, come empirica pratica
Lirica scudo e lancia, le verità che tranciano i bracci della bilancia lasciano tracce intrecciate
Come i passi di una marcia
Rit2:
Sino all'ultimo secondo la clessidra si mobilita
La coscienza milita, l'angoscia si amplifica
La sporgenza è ripida per uscire dal fondo
La mente limpida nel sonno, fuori dal mondo
X2
Strofa 3 [Luster Crow]:
Fuggo da questo posto, dal mio mostro
Sulle strade di polvere che scompaiono dal mondo, profondo rosso
Parole affilate hanno un peso sulla gente, che strano:
Come fa il niente a pesare?
Non posso pensare all'ignoranza che pervade
Teste umane e ci ricade addosso in modo circolare
Ritrattare questo mondo, sgretolato in pezzi
Si è perso nei pretesti di questo mare
Strofa 4 [FrancisGun]
Mi conosco, riconosco che commetto sbagli
Ma gli infiammo i tagli aperti come geishe coi ventagli
Denti trasudanti acido, fauci e sonagli iniettano frammenti
Riflettenti, misteriosi abbagli
Abissi oscurati dall'ombra inferni in zona morta
La gola profonda accoglie un'entità contorta avvolta
Da una realtà distorta che la scorda, la notte non sogna
Non distoglie gli occhi dalla porta
Rit2