Derealizzazione by Krasnodar Lyrics
[Testo di "Derealizzazione"]
[Strofa 1]
Il sole picchiava con un coltello in mano
Scioglieva il tempo e soffocava l’umano
E sugli occhiali da sole la luce si spezzò
Fu in quel momento che qualcosa cambiò
Spietata si scagliò come una tempesta
Attaccò alle spalle e colpi alla testa
Un boato gigantesco diede inizio alla danza
Il colpo fu secco ma cadde con eleganza
E come nei film il cielo si tinse di sangue
Una nuvola di fuoco in quel momento nacque
E io impotente che fissavo la scena
Il buio che aveva una sembianza aliena
Fu in quеl momento che il fuoco si spensе
E quella nuvola di buio subito si tinse
Mi fissò imponente facendo un ghigno
Ma di quella potenza neanche un segno
[Strofa 2]
Un silenzio tombale impestava l’ambiente
E in un attimo s’impose un vento tagliente
Soffiava con odio e sapeva di vendetta
Quello fu il segno e cadde la saetta
Giganti di luce bianca scesi dal nulla
Combattenti di livello sin dalla culla
Impugnavano spade placcate di luce
E in un attimo la lama si mosse veloce
Schioccavano lasciando immensi boati
Accecante fu l’odio di questi soldati
L’angoscia che saliva colpo dopo colpo
E dal cielo cadevano un boato, poi il tonfo
La pioggia che scese come sentenza divina
Saggia decisione ma l’odio non svaniva
Mi fissò imponente facendo un ghigno
Ma di quella potenza neanche un segno
[Strofa 1]
Il sole picchiava con un coltello in mano
Scioglieva il tempo e soffocava l’umano
E sugli occhiali da sole la luce si spezzò
Fu in quel momento che qualcosa cambiò
Spietata si scagliò come una tempesta
Attaccò alle spalle e colpi alla testa
Un boato gigantesco diede inizio alla danza
Il colpo fu secco ma cadde con eleganza
E come nei film il cielo si tinse di sangue
Una nuvola di fuoco in quel momento nacque
E io impotente che fissavo la scena
Il buio che aveva una sembianza aliena
Fu in quеl momento che il fuoco si spensе
E quella nuvola di buio subito si tinse
Mi fissò imponente facendo un ghigno
Ma di quella potenza neanche un segno
[Strofa 2]
Un silenzio tombale impestava l’ambiente
E in un attimo s’impose un vento tagliente
Soffiava con odio e sapeva di vendetta
Quello fu il segno e cadde la saetta
Giganti di luce bianca scesi dal nulla
Combattenti di livello sin dalla culla
Impugnavano spade placcate di luce
E in un attimo la lama si mosse veloce
Schioccavano lasciando immensi boati
Accecante fu l’odio di questi soldati
L’angoscia che saliva colpo dopo colpo
E dal cielo cadevano un boato, poi il tonfo
La pioggia che scese come sentenza divina
Saggia decisione ma l’odio non svaniva
Mi fissò imponente facendo un ghigno
Ma di quella potenza neanche un segno