Gli amanti by Kaesar Lyrics
[Strofa 1]
Trucco sfatto sguardo assente come il battito
Melodrammatico l'ambiente gelo artico
Io che volevo fare breccia nel suo animo
Ma sa che freddo ed arido chiuso con fare sadico
La pelle pallida stesa su quella branda rotta
In banca rotta lei che spera ancora in una svolta
Lei che disprezza i miei testi dice son carta morta
Lei che non mi ascolta quando parlo sembra nata sorda
Lei sola sa cos’ha passato e non lo espone
Lei conosce il dolore ma lo nasconde con le altre persone
La sua vita l'ha resa forte ed ora è superiore
Al male non lo sente apatica schiva ad ogni emozione
Il tempo segna con le toppe quella sua maglia di lino
Il suo destino perso dentro una brocca di vino
Io l'entro dentro così a fondo che invoca il divino
Mentre cerco di porre fine al suo incensante declino
[Ritornello]
Piange come un salice i solchi delle lacrime rigano le sue guance rosa candide
Sa che non è facile, i ricordi sono lamine ed ogni giorno la rendono più fragile
Io non la conosco, so solo chi è
Io so solo la sua storia non so niente di lei
A volte penso a quando quello sguardo mi rapì
Ora che è come se fossimo gli amanti di Magritte
Piange come un salice i solchi delle lacrime rigano le sue guance rosa candide
Sa che non è facile, i ricordi sono lamine ed ogni giorno la rendono più fragile
Io non la conosco, so solo chi è
Io so solo la sua storia non so niente di lei
A volte penso a quando quello sguardo mi rapì
Ora che è come se fossimo gli amanti di Magritte
[Strofa 2]
Non ha un punto cardine su cui orientarsi
Segue le sue orme e basta, la portano a tormentarsi
Non ha un poker d’assi a cui affidarsi, non sa più fidarsi ed ha la tendenza sempre a mortificarsi
Non parla con altri si chiude
Non da confidenza a nessuno così non si illude
Sembra delicata ma è rude
Parla sempre a simboli, non sai mai a cosa allude
Lei mi ignora, io la ignoro nell'indifferenza
Si nasconde dietro una maschera di freddezza
Le sue parole taglienti qua fendono la brezza
E lasciano cicatrici sulla mia sicurezza
Litigate da urli muti e silenzi assordanti
Con auguri di morte, piatti rotti e pianti
Poi scopiamo e ci baciamo coi teli davanti
Ora che è come se noi due fossimo gli amanti
Trucco sfatto sguardo assente come il battito
Melodrammatico l'ambiente gelo artico
Io che volevo fare breccia nel suo animo
Ma sa che freddo ed arido chiuso con fare sadico
La pelle pallida stesa su quella branda rotta
In banca rotta lei che spera ancora in una svolta
Lei che disprezza i miei testi dice son carta morta
Lei che non mi ascolta quando parlo sembra nata sorda
Lei sola sa cos’ha passato e non lo espone
Lei conosce il dolore ma lo nasconde con le altre persone
La sua vita l'ha resa forte ed ora è superiore
Al male non lo sente apatica schiva ad ogni emozione
Il tempo segna con le toppe quella sua maglia di lino
Il suo destino perso dentro una brocca di vino
Io l'entro dentro così a fondo che invoca il divino
Mentre cerco di porre fine al suo incensante declino
[Ritornello]
Piange come un salice i solchi delle lacrime rigano le sue guance rosa candide
Sa che non è facile, i ricordi sono lamine ed ogni giorno la rendono più fragile
Io non la conosco, so solo chi è
Io so solo la sua storia non so niente di lei
A volte penso a quando quello sguardo mi rapì
Ora che è come se fossimo gli amanti di Magritte
Piange come un salice i solchi delle lacrime rigano le sue guance rosa candide
Sa che non è facile, i ricordi sono lamine ed ogni giorno la rendono più fragile
Io non la conosco, so solo chi è
Io so solo la sua storia non so niente di lei
A volte penso a quando quello sguardo mi rapì
Ora che è come se fossimo gli amanti di Magritte
[Strofa 2]
Non ha un punto cardine su cui orientarsi
Segue le sue orme e basta, la portano a tormentarsi
Non ha un poker d’assi a cui affidarsi, non sa più fidarsi ed ha la tendenza sempre a mortificarsi
Non parla con altri si chiude
Non da confidenza a nessuno così non si illude
Sembra delicata ma è rude
Parla sempre a simboli, non sai mai a cosa allude
Lei mi ignora, io la ignoro nell'indifferenza
Si nasconde dietro una maschera di freddezza
Le sue parole taglienti qua fendono la brezza
E lasciano cicatrici sulla mia sicurezza
Litigate da urli muti e silenzi assordanti
Con auguri di morte, piatti rotti e pianti
Poi scopiamo e ci baciamo coi teli davanti
Ora che è come se noi due fossimo gli amanti