Autoritratto Intro by Kaesar Lyrics
Violo la verginità acustica dell'universo
Vago cercando un nesso rifletto e sono riflesso
Immerso nel silenzio denso di respiri intenso
Benedico il momento in cui arrivasti tu a darmi un senso
Ho cercato sollievo in carte, gocce in bocce e bocche
Accettavo che ognuno possieda ciò che tocca in sorte
Prima stoico, adesso eroico espugno la mia roccaforte
Adesso voglio imporre la mia voce roca e forte
Ho varcato molte porte molte altre erano inaccessibili
Distinguibili ma simili come sussurri e sibili
Sussurrami che m’ami si mentre mi guardi le iridi
Riempimi di insulti fino a coprirmi di lividi
C'ho i brividi superiamo i nostri limiti
Demoliamoci i corpi per innalzare gli spiriti
Soli coi ricordi vividi noi timidi e introversi
Ci ritroviamo solo nei versi e negli spifferi
Vago cercando un nesso rifletto e sono riflesso
Immerso nel silenzio denso di respiri intenso
Benedico il momento in cui arrivasti tu a darmi un senso
Ho cercato sollievo in carte, gocce in bocce e bocche
Accettavo che ognuno possieda ciò che tocca in sorte
Prima stoico, adesso eroico espugno la mia roccaforte
Adesso voglio imporre la mia voce roca e forte
Ho varcato molte porte molte altre erano inaccessibili
Distinguibili ma simili come sussurri e sibili
Sussurrami che m’ami si mentre mi guardi le iridi
Riempimi di insulti fino a coprirmi di lividi
C'ho i brividi superiamo i nostri limiti
Demoliamoci i corpi per innalzare gli spiriti
Soli coi ricordi vividi noi timidi e introversi
Ci ritroviamo solo nei versi e negli spifferi