X_Per by KLAUSURA MIXTAPE Lyrics
Sto per
Svegliarmi però ho ancora un po' di tempo da
Dedicare
Sono cinico più micidiale
Suono timido un po’ bipolare
Buono al minimo, il bilico cancella la morale
Datti un tono poi datti un modo per trovare il foro
Da cui respirare
È già da tanto che consolo tutte le mie paure finché queste storture mi danno da mangiare
Consumo il piatto dell'inettitudine, è inutile o inesatto, il gioco dell'olfatto
Ori, sfratto, finché sto soddisfatto non mi chiamo fuori, ma coltivo i fiori del riscatto
Vedi come volo, vedi come torno giù
Vedi come colo, è come un sogno perlopiù
Vedi come sono senti un dejavu sono il mio tabù
Sogno un giorno in più tutti lе mani su
Affronto sta monotonia
Con la pigrizia di quando mi infilo le ciabatte
Accendo Googlе Maps e cerco un’altra via
Seguo le indicazioni ma come se non bastasse
Mi perdo un'altra volta in tutto questo casino
E in tutto questo noto quanto poco mi avvicino
Sto disteso sul letto
Sento un languore al petto
Qualcosa che sta stretto e penso che a dispetto di tutte le
Previsioni posso ancora smentire
La lista delle persone a me care è da sfoltire
Per dire io non voglio finire
Come quei bastardi leccaculo che tra una passata e l'altra fanno "sì, sire"
Non ho argomenti, non ho emozioni
Un po' di risentimenti per le mie azioni divertimenti, palpitazioni
Ai nastri di partenza le posizioni
Sono le stesse di sempre, parto indietro
Ho il cranio frantumato come vetro
Come entrare in un antro buio e tetro
La testa bassa nel vagone della metro con
Il cappuccio alzato e quella voglia matta di scoprire come, quando e chi mi ha derubato, chi mi ha soggiogato al suo piano malefico di odio incondizionato
Che poi condannarsi troppo presto è un po' sbagliato, ma
Mi risucchia l'anima
Corpo senza gravità
Vago in questo vuoto e cerco la mia libertà
Sono circondato da alberi catartici ma tanto alti che mi immergono dentro all'oscurità
Se mi spaventa? no
Mi butto prima che l'accentuino
Sarà un accento, fanculo a chi mi tenta c’ho
Duemila cose dentro e prima che le accendo
Da zero a cento qua non mi arrendo sarò
Padrone di me stesso ma mi ha steso che
Sono più stressato meno edulcorato ma
Il fuoco non si è spento, è semplicemente che
Non mi è bastato
Non mi è bastato
E vago nel presente mentre gioco col passato
Svegliarmi però ho ancora un po' di tempo da
Dedicare
Sono cinico più micidiale
Suono timido un po’ bipolare
Buono al minimo, il bilico cancella la morale
Datti un tono poi datti un modo per trovare il foro
Da cui respirare
È già da tanto che consolo tutte le mie paure finché queste storture mi danno da mangiare
Consumo il piatto dell'inettitudine, è inutile o inesatto, il gioco dell'olfatto
Ori, sfratto, finché sto soddisfatto non mi chiamo fuori, ma coltivo i fiori del riscatto
Vedi come volo, vedi come torno giù
Vedi come colo, è come un sogno perlopiù
Vedi come sono senti un dejavu sono il mio tabù
Sogno un giorno in più tutti lе mani su
Affronto sta monotonia
Con la pigrizia di quando mi infilo le ciabatte
Accendo Googlе Maps e cerco un’altra via
Seguo le indicazioni ma come se non bastasse
Mi perdo un'altra volta in tutto questo casino
E in tutto questo noto quanto poco mi avvicino
Sto disteso sul letto
Sento un languore al petto
Qualcosa che sta stretto e penso che a dispetto di tutte le
Previsioni posso ancora smentire
La lista delle persone a me care è da sfoltire
Per dire io non voglio finire
Come quei bastardi leccaculo che tra una passata e l'altra fanno "sì, sire"
Non ho argomenti, non ho emozioni
Un po' di risentimenti per le mie azioni divertimenti, palpitazioni
Ai nastri di partenza le posizioni
Sono le stesse di sempre, parto indietro
Ho il cranio frantumato come vetro
Come entrare in un antro buio e tetro
La testa bassa nel vagone della metro con
Il cappuccio alzato e quella voglia matta di scoprire come, quando e chi mi ha derubato, chi mi ha soggiogato al suo piano malefico di odio incondizionato
Che poi condannarsi troppo presto è un po' sbagliato, ma
Mi risucchia l'anima
Corpo senza gravità
Vago in questo vuoto e cerco la mia libertà
Sono circondato da alberi catartici ma tanto alti che mi immergono dentro all'oscurità
Se mi spaventa? no
Mi butto prima che l'accentuino
Sarà un accento, fanculo a chi mi tenta c’ho
Duemila cose dentro e prima che le accendo
Da zero a cento qua non mi arrendo sarò
Padrone di me stesso ma mi ha steso che
Sono più stressato meno edulcorato ma
Il fuoco non si è spento, è semplicemente che
Non mi è bastato
Non mi è bastato
E vago nel presente mentre gioco col passato