Pettirosso by Ink Side Lyrics
PETTIROSSO
[Prima strofa]
Ricordi nella mente ne ho una galleria
I ghigni della gente da tutta la via
Veleni e giudizi van giù come assenzio
Assensi come vizzi, parlava il mio silenzio
Sorrisi, tratti tinti a celar la verità
I soliti discorsi finti, mentire è umanità
Unire i puntini pare pericoloso
A un pettirosso appena sveglio ma già in cerca di riposo
Ricordo le Domeniche d'inverno
Passate all’aperto per sentirmi meno freddo
Fioriscon bucaneve come spine nella schiena
Scavano le crepe, di colpo è primavera
E' la mia primavera, la rima è nera, cola la cera
Avro già scritto il disco prima che venga la sera
Resta serena, torno per cena e ne varrà la pena
Passare notti insonni, nella testa il fiume è in piena
[Bridge]
Ho preso la penna in mano, mi esprimo
No non sarà vano, ora sono vivo
Il vero da pianto, sono matto a farlo
A malapena canto, non penserai parlo
In viaggio il destino lo ho scelto, Locke
Piange anche il primo che insultava il rock
Io uso parole, lo ho già deciso
Fino a quando il sole mi illumina il viso
[Seconda strofa]
Mi dicono sei pazzo, non mi fotte niente
Ti starò sul cazzo, mai indefferente
Se vuoi arrivare in alto ti serve la gente
Ho rischiato il salto chi ha cuore o sente
Se scrivo metto un senso, sarà mentalità
Sognavo, l'occhio terso, da là fuori città
Scrivo ancora perle ho un animo cult
Con occhi su alle stelle da i testi di Kant
Intorno ho solo voci, mi dicon che fare
Sgorgano le foci, fan l’acqua del mare
Mi dicono fai scorta che scorre il dolore
Ma se sbatte la porta lo spacco il portone
E penso su a mia nonna, un giorno ha detto che
Se non piacerà agli altri potrà piacere a me
Non voglio fare il divo, no, lo ribadisco
Ma per sentirmi vivo io ho scritto un disco
[Prima strofa]
Ricordi nella mente ne ho una galleria
I ghigni della gente da tutta la via
Veleni e giudizi van giù come assenzio
Assensi come vizzi, parlava il mio silenzio
Sorrisi, tratti tinti a celar la verità
I soliti discorsi finti, mentire è umanità
Unire i puntini pare pericoloso
A un pettirosso appena sveglio ma già in cerca di riposo
Ricordo le Domeniche d'inverno
Passate all’aperto per sentirmi meno freddo
Fioriscon bucaneve come spine nella schiena
Scavano le crepe, di colpo è primavera
E' la mia primavera, la rima è nera, cola la cera
Avro già scritto il disco prima che venga la sera
Resta serena, torno per cena e ne varrà la pena
Passare notti insonni, nella testa il fiume è in piena
[Bridge]
Ho preso la penna in mano, mi esprimo
No non sarà vano, ora sono vivo
Il vero da pianto, sono matto a farlo
A malapena canto, non penserai parlo
In viaggio il destino lo ho scelto, Locke
Piange anche il primo che insultava il rock
Io uso parole, lo ho già deciso
Fino a quando il sole mi illumina il viso
[Seconda strofa]
Mi dicono sei pazzo, non mi fotte niente
Ti starò sul cazzo, mai indefferente
Se vuoi arrivare in alto ti serve la gente
Ho rischiato il salto chi ha cuore o sente
Se scrivo metto un senso, sarà mentalità
Sognavo, l'occhio terso, da là fuori città
Scrivo ancora perle ho un animo cult
Con occhi su alle stelle da i testi di Kant
Intorno ho solo voci, mi dicon che fare
Sgorgano le foci, fan l’acqua del mare
Mi dicono fai scorta che scorre il dolore
Ma se sbatte la porta lo spacco il portone
E penso su a mia nonna, un giorno ha detto che
Se non piacerà agli altri potrà piacere a me
Non voglio fare il divo, no, lo ribadisco
Ma per sentirmi vivo io ho scritto un disco