Gelo by Emanuele Porfidio Lyrics
[Bridge]
Vorrei dire una cosa prima di iniziare
Non ti fidare mai di chi sorride sempre
Detto poi da uno che sorride sempre
Apparire appariscente fa parte delle apparenze
Sparare sparire sperare solo per fare esperienze
[Strofa 1]
Vorrei dire una cosa prima di iniziare
Ho pure alzato la mano posso parlare?
Il presupposto per morire è stare male
Ma se il cuore già non batte non si può fermare?
Quindi vuoi dirmi che sono immortale?
La poesia stoica alla Eugenio Montale
Tu mi hai sorriso per farmi del male
Ma non provo nulla mi spiace non vale
Sai che non sento freddo lì dentro
Moriamo di stenti distesi ridendo
Poi mi vieni incontro di colpo divento
Un colpo di vento che spegne l'incendio
Sono isolato dentro me stesso
In stato di fermo in un termostato
Sono tornato lo faccio spesso
Ma tutto sto tempo dove sono stato?
[Ritornello]
Penso all'incanto
Colpendo col pianto
Che ho perso compenso
Il mio sangue che è denso
Non parlo canto
Ma sbaglio tanto
Non sono altro
Che solo me stesso
[Strofa 2]
Vorrei solo vivere e dimenticare
Se non scordi eventi poi diventi pane
Ma devo pagare una vettigale
La linea delle scese una verticale
Sono stanco di investigare
Se investi i resti resti uguale
Se inverti i pezzi pensi male
Ho i testi grezzi persi al mare
Non sono come vuoi perchè sono come voglio
Non sono come voi perchè senza orgoglio
Ma non me ne accorgo
E forse tengo il torto
E sono come voi
Perchè forse sono morto
Vivo la mia vita come arrivato al limite
Col fuoco dentro all'iride
Iside e Osiride
Penso all'ignoto come il milite
Perdo cognizioni in condizioni critiche
[Ritornello]
Penso all'incanto
Colpendo col pianto
Che ho perso compenso
Il mio sangue che è denso
Non parlo canto
Ma sbaglio tanto
Non sono altro
Che solo me stesso
Vorrei dire una cosa prima di iniziare
Non ti fidare mai di chi sorride sempre
Detto poi da uno che sorride sempre
Apparire appariscente fa parte delle apparenze
Sparare sparire sperare solo per fare esperienze
[Strofa 1]
Vorrei dire una cosa prima di iniziare
Ho pure alzato la mano posso parlare?
Il presupposto per morire è stare male
Ma se il cuore già non batte non si può fermare?
Quindi vuoi dirmi che sono immortale?
La poesia stoica alla Eugenio Montale
Tu mi hai sorriso per farmi del male
Ma non provo nulla mi spiace non vale
Sai che non sento freddo lì dentro
Moriamo di stenti distesi ridendo
Poi mi vieni incontro di colpo divento
Un colpo di vento che spegne l'incendio
Sono isolato dentro me stesso
In stato di fermo in un termostato
Sono tornato lo faccio spesso
Ma tutto sto tempo dove sono stato?
[Ritornello]
Penso all'incanto
Colpendo col pianto
Che ho perso compenso
Il mio sangue che è denso
Non parlo canto
Ma sbaglio tanto
Non sono altro
Che solo me stesso
[Strofa 2]
Vorrei solo vivere e dimenticare
Se non scordi eventi poi diventi pane
Ma devo pagare una vettigale
La linea delle scese una verticale
Sono stanco di investigare
Se investi i resti resti uguale
Se inverti i pezzi pensi male
Ho i testi grezzi persi al mare
Non sono come vuoi perchè sono come voglio
Non sono come voi perchè senza orgoglio
Ma non me ne accorgo
E forse tengo il torto
E sono come voi
Perchè forse sono morto
Vivo la mia vita come arrivato al limite
Col fuoco dentro all'iride
Iside e Osiride
Penso all'ignoto come il milite
Perdo cognizioni in condizioni critiche
[Ritornello]
Penso all'incanto
Colpendo col pianto
Che ho perso compenso
Il mio sangue che è denso
Non parlo canto
Ma sbaglio tanto
Non sono altro
Che solo me stesso