Melatonina by Carlo Corallo Lyrics
[Testo di "Melatonina"]
[Strofa 1]
Melatonina, la vena creativa contro gli scogli e
La sera prima non sogna, rioffriva l'insonnia come moglie
Male mentale, fai come Molière, caos generale da generare
Dolore monumentale, doglie, il freddo invernale toglie
I chilometri da qui all'Alaska, assaggio la pasta, riempio la vasca
E parte il solito monologo: "Adesso basta,mi calmo!"
Mentre al centro dello stomaco ho una lastra di marmo
"Dai,rilassati, Carlo!", lo sai che "mens sana in corpore sana"
Torpore, Xanax, allucinazione come nel Sahara
Variano lucide azioni tra luci che azioni
Per delucidazioni cucite in sala
Non voglio la porta sbagliata si apra, Sinatra
Vado dallo psicologo e lui va dallo psichiatra
Senza temere, chiedere il dolore, "Dammene altro!"
Nel bicchiere ho ancora pillole e alcol
Ti vesti, non pensi che hai dormito male
Senti com'è farsi folgorare dal focolare domestico
E resti lontano da casa con l'incertezza della divergenza
Tra solitudine e indipendenza
L'amarezza spezza l'animo, per terra senza talamo
Per terza sentenzia Thánatos, fa di me Edgar Allan Poe
È la stessa per cui queste mie parole sono liquide
E mi fa soffrire, a volte bisogna morire per vivere
[Ritornello]
Andare o no?
Che ormai non dormo più da tempo e non so
Che faccia ho, che facciano
Del letto freddo il mio tempio
Lontano da qua andiamo presto
Abbiamo perso la mia identità
Ma fa lo stesso, stanotte esco, mi vesto
E vado a tatuare la mia città
[Strofa 2]
Ti ho conosciuta alcuni mesi fa tra casa e l'università
Trattandoti come si fa, annullando le diversità
Ti ho portata ovunque, dal bar al parco
Dal pub al palco, ti ho fatto viaggiare in auto per la mia città
Ti ho presentata ai miei, ai miei amici, ai miei colleghi
Non credi questo colleghi gesti concreti? Destino vedi
Testi incompleti sono pieni ancora, vestivo destri all'intestino
Ora questi pestino piedi, eschimo, nevi
Un giorno ti ho portata in terra fredda, un altro in biblioteca
Eschilo, Levi, respiri brevi, intimi sogni
E così a letto mentre metto l'ultimo pezzo, Fugees Killing Me Softly
Per te mi sono messo a dieta, che mi volevi magro
Quasi sciupato, quasi di seta, nelle ossa della schiena
I sentimenti sono strani, fanno perdere chili
Con la facilità con cui perdi le chiavi
Ti ho fatta entrare nel mio microcosmo dove non mi riconosco
C'è un uomo che voglio uccidere, ma agisce di nascosto
E sembra impazzire sconvolto se hai da ridire
E ridere quando il tuo volto è fermo sul mio volto
Così un giorno siamo finiti dal dottore
In sala mi stai ad odiare se guardo bene le altre signore
Entriamo, lui ti chiama per nome
Quando stai male e ogni male fisico è un'impressione
Capisci quanto sia reale la depressione
[Ritornello]
Andare o no?
Che ormai non dormo più da tempo e non so
Che faccia ho, che facciano
Del letto freddo il mio tempio
Lontano da qua andiamo presto
Abbiamo perso la mia identità
Ma fa lo stesso, stanotte esco, mi vesto
E vado a tatuare la mia città
[Strofa 1]
Melatonina, la vena creativa contro gli scogli e
La sera prima non sogna, rioffriva l'insonnia come moglie
Male mentale, fai come Molière, caos generale da generare
Dolore monumentale, doglie, il freddo invernale toglie
I chilometri da qui all'Alaska, assaggio la pasta, riempio la vasca
E parte il solito monologo: "Adesso basta,mi calmo!"
Mentre al centro dello stomaco ho una lastra di marmo
"Dai,rilassati, Carlo!", lo sai che "mens sana in corpore sana"
Torpore, Xanax, allucinazione come nel Sahara
Variano lucide azioni tra luci che azioni
Per delucidazioni cucite in sala
Non voglio la porta sbagliata si apra, Sinatra
Vado dallo psicologo e lui va dallo psichiatra
Senza temere, chiedere il dolore, "Dammene altro!"
Nel bicchiere ho ancora pillole e alcol
Ti vesti, non pensi che hai dormito male
Senti com'è farsi folgorare dal focolare domestico
E resti lontano da casa con l'incertezza della divergenza
Tra solitudine e indipendenza
L'amarezza spezza l'animo, per terra senza talamo
Per terza sentenzia Thánatos, fa di me Edgar Allan Poe
È la stessa per cui queste mie parole sono liquide
E mi fa soffrire, a volte bisogna morire per vivere
[Ritornello]
Andare o no?
Che ormai non dormo più da tempo e non so
Che faccia ho, che facciano
Del letto freddo il mio tempio
Lontano da qua andiamo presto
Abbiamo perso la mia identità
Ma fa lo stesso, stanotte esco, mi vesto
E vado a tatuare la mia città
[Strofa 2]
Ti ho conosciuta alcuni mesi fa tra casa e l'università
Trattandoti come si fa, annullando le diversità
Ti ho portata ovunque, dal bar al parco
Dal pub al palco, ti ho fatto viaggiare in auto per la mia città
Ti ho presentata ai miei, ai miei amici, ai miei colleghi
Non credi questo colleghi gesti concreti? Destino vedi
Testi incompleti sono pieni ancora, vestivo destri all'intestino
Ora questi pestino piedi, eschimo, nevi
Un giorno ti ho portata in terra fredda, un altro in biblioteca
Eschilo, Levi, respiri brevi, intimi sogni
E così a letto mentre metto l'ultimo pezzo, Fugees Killing Me Softly
Per te mi sono messo a dieta, che mi volevi magro
Quasi sciupato, quasi di seta, nelle ossa della schiena
I sentimenti sono strani, fanno perdere chili
Con la facilità con cui perdi le chiavi
Ti ho fatta entrare nel mio microcosmo dove non mi riconosco
C'è un uomo che voglio uccidere, ma agisce di nascosto
E sembra impazzire sconvolto se hai da ridire
E ridere quando il tuo volto è fermo sul mio volto
Così un giorno siamo finiti dal dottore
In sala mi stai ad odiare se guardo bene le altre signore
Entriamo, lui ti chiama per nome
Quando stai male e ogni male fisico è un'impressione
Capisci quanto sia reale la depressione
[Ritornello]
Andare o no?
Che ormai non dormo più da tempo e non so
Che faccia ho, che facciano
Del letto freddo il mio tempio
Lontano da qua andiamo presto
Abbiamo perso la mia identità
Ma fa lo stesso, stanotte esco, mi vesto
E vado a tatuare la mia città