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Dubliners by Bile Lyrics

Genre: rap | Year: 2017

Verse 1

Ele si guarda negli occhi allo specchio
Lei si detesta, tranne uno spicchio
Eresia le parole di testa che nella mischia brucian l'orecchio
Loro che non parlan di altro
Se non del suo buono e quanto pesi il suo cuore infranto
In frantoi i pezzi suoi mentre sente e intanto
In tanti la offendono
In tante parti la fendono
Parole katana, maledetta la prole di chi la pensa strana
Male è detta la sua storia mentre plana sulla carta
Poesia baciata dalla biro
Ma adesso è stanca
Mentre la mente le mente con un pensiero latente
Che si fissa sempre rendendola incosciente di ciò che è veramente
Acculturata, mica saccente
A volte povera, ma ricca del niente
"Ciò che manca alla gente" , dice, "sicuramente è l'esser felice"
Eppure si guarda allo specchio ancora triste
Il sorriso verso il basso, come se un'ancora lo trainasse
Mentre sogna di viaggiare come fosse Ulisse
E non poter sentire i giudizi delle sirene che stanno in mezzo alle masse
Rit (x2)

Adesso Ele guarda in basso qua
Fra le righe del quaderno non c'è la città
Non c'è l'acidità, chiasso o popolarità
Perché fra i fogli solo il tuo mondo ci sta

Verse 2

Chi l'ha convinta di essere inferiore
Adesso vive con un mostro interiore
Perché i peccati tornano sempre nella testa dell'aggressore
Con una sorta di vuoto si accorge
Come di scatto il suo volto si porge
Verso il tratto di uno scrittore appoggiato sul muro, e sfida la sorte
Fredda come la morte
Ad un tratto l'uomo la scorge
Da lì il suo ghiaccio finalmente si sciolse
E intrecciò le sue poesie con le sue canzoni
Le allegorie diventarono suoni
E le melodie divennero allitterazioni
"E' tutto così strano", pensava fra le nuvole
Ma il frutto del suo diario giaceva tra le sue tempie, debole
Ed il suo fiato fievole sobbalzò fra quelle favole
Ele si svegliò dal sogno letterario ed ingannevole
Si accorse di essersi illusa di un giorno superiore alla media
Ma sopra le costole sentiva un dolore all'altezza del cuore
Trovò una lettera sotto la porta anteriore
Si mise sulla sedia, la firma dello scrittore:
"Se vuoi puoi rendere il mondo un posto migliore"
Rit (x2)

Adesso Ele guarda in basso qua
Fra le righe del quaderno non c'è la città
Non c'è l'acidità, chiasso o popolarità
Perché fra i fogli solo il tuo mondo ci sta