Ethan Carter by Apotheosis (ITA) Lyrics
[Testo di "Ethan Carter"]
[Strofa 1]
Ho osservato le brughiere dalle dita oblunghe
Le ombre degli arbusti si avvizziscono quando il Sole soccombe
Promettendo il divenire e condannate a rimanere
In una posizione statica sino a decadere
Vorrebbero strepitare ma si limitano a tratteggiare
L'impronta di presenza quando Amaterasu appare
Ed ogni arbore ha una sua storia che racconta
Nel silenzio di un sussurro dentro al vento
La propagazione eterofonica affinché si estenda
A filodiffusione dicotomica, Sussurri e grida, Bergman
Fantasmagoria sentirli cantare tanto da accusare la sindrome di Stendhal
Nella nausa che mi causa questo addiaccio mi refrigero tacendo
Ed ascoltando i soliloqui, rendendo i miei moti Soli nuovi sulle tratte della mia dinamica
[Bridge]
Ero diventato marionetta delle lettere
Ma adesso ascoltandovi capisco
Quanto il chiasmo che si contrappone tra parole e uomo sia sottile
Tra le file del mio legno e l'uomo a delineare la forma di un harem lessicale, a volte artificioso quanto mai banale
Ma sono le parole che rendono un uomo tale
[Strofa 2]
Nel tuo calamaio che cosa ho trovato?
Solo fogli sporchi che poi non hai mai mondato
Invece questa selva sibilando si presta a un fandango suggestivo
Quanto un Jodorowsky nel suo culmine creativo
Toni foschi sulla cuspide di un giovane giulivo che
Come Il cigno di Aronofsky si pugnalerà credendosi un redivivo
[Interludio]
Almeno tu comprendimi
Almeno tu comprendimi questa volta, ahah
Non c'è nulla
[Strofa 3]
La mia esistenza non ha margini, è un foglio che procede sulla cute
Quando lo percorri allarghi le vedute
In un diorama che ritrae varie realtà ancora non pervenute
Una dose Pentothal per totalizzare l'obiettivo di colmare il vuoto
Pur non esistendo, se non in forma mentis
Accado quando splendo tra i due firmamenti
La volta celeste è l'elegia dentro ai tuoi testi
Ogni tomo ha il suo preciso simbolismo
Intersecarsi non è semplice ma mi ha creato così raziocinante
Da poter manipolare l'arte e domandarmi
Quale penna userà il mio Ethan Carter per caratterizzarmi
[Strofa 1]
Ho osservato le brughiere dalle dita oblunghe
Le ombre degli arbusti si avvizziscono quando il Sole soccombe
Promettendo il divenire e condannate a rimanere
In una posizione statica sino a decadere
Vorrebbero strepitare ma si limitano a tratteggiare
L'impronta di presenza quando Amaterasu appare
Ed ogni arbore ha una sua storia che racconta
Nel silenzio di un sussurro dentro al vento
La propagazione eterofonica affinché si estenda
A filodiffusione dicotomica, Sussurri e grida, Bergman
Fantasmagoria sentirli cantare tanto da accusare la sindrome di Stendhal
Nella nausa che mi causa questo addiaccio mi refrigero tacendo
Ed ascoltando i soliloqui, rendendo i miei moti Soli nuovi sulle tratte della mia dinamica
[Bridge]
Ero diventato marionetta delle lettere
Ma adesso ascoltandovi capisco
Quanto il chiasmo che si contrappone tra parole e uomo sia sottile
Tra le file del mio legno e l'uomo a delineare la forma di un harem lessicale, a volte artificioso quanto mai banale
Ma sono le parole che rendono un uomo tale
[Strofa 2]
Nel tuo calamaio che cosa ho trovato?
Solo fogli sporchi che poi non hai mai mondato
Invece questa selva sibilando si presta a un fandango suggestivo
Quanto un Jodorowsky nel suo culmine creativo
Toni foschi sulla cuspide di un giovane giulivo che
Come Il cigno di Aronofsky si pugnalerà credendosi un redivivo
[Interludio]
Almeno tu comprendimi
Almeno tu comprendimi questa volta, ahah
Non c'è nulla
[Strofa 3]
La mia esistenza non ha margini, è un foglio che procede sulla cute
Quando lo percorri allarghi le vedute
In un diorama che ritrae varie realtà ancora non pervenute
Una dose Pentothal per totalizzare l'obiettivo di colmare il vuoto
Pur non esistendo, se non in forma mentis
Accado quando splendo tra i due firmamenti
La volta celeste è l'elegia dentro ai tuoi testi
Ogni tomo ha il suo preciso simbolismo
Intersecarsi non è semplice ma mi ha creato così raziocinante
Da poter manipolare l'arte e domandarmi
Quale penna userà il mio Ethan Carter per caratterizzarmi